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Bufale e fantasie archeologiche [EN]

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A cura di @Ander Elessedil

Sul magazine The Ampersand, edito dalla Washington University di Saint Louis, Gayle Fritz e David Freidel, due professori di archeologia, parlano di un loro corso, portato avanti da una decina d’anni, intitolato “Bufale e fantasie archeologiche”.

Il recente dibattito sulle notizie false e su quanto queste influenzino il pubblico non è per nulla nuovo ai due professori. La dottoressa Fritz spiega come lei già da tempo ha compreso come il pubblico sia pervaso da idee pseudoscientifiche, nel suo caso specifico pseudoarcheologiche e pseudostoriche. Tanto che afferma di aver cominciato a temere i viaggi aerei. Solitamente, discorrendo del più e del meno con i vicini di sedile, si arriva alla propria professione e quando scoprono che lei è archeologa cominciano le domande su Atlantide, alieni e Indiana Jones. Molti cittadini sono influenzati dalle trasmissioni fantarcheologiche trasmesse da vari canali come History Channel e simili.

Proprio per contrastare almeno un po’ questa messe di informazioni distorte la dott.ssa Fritz ha deciso, insieme al suo collega Freidel, di iniziare un corso rivolto a studenti dell’università. L’obiettivo è insegnare loro gli strumenti per comprendere quando una notizia contiene informazioni errate, indipendentemente dalla fonte.

I cinque maggiori miti che secondo loro sono più comuni, famosi o pericolosi sono i seguenti:

  1. Alieni antichi, l’insieme (molto vasto) di leggende metropolitane, bufale e falsi storici che attribuiscono la nascita, la tecnologia, le rovine e l’eredità di molte popolazioni antiche (Egizi, Inca, Sumeri) non alla loro inventiva e alla loro cultura ma all’intervento di viaggiatori da altri mondi che hanno trasmesso a queste popolazioni le loro conoscenze superiori;
  2. Indiana Jones e l’idea che ha creato nel grande pubblico in merito al lavoro dell’archeologo. Ritengono che sia stato anche una benedizione per il maggior numero di ragazzi che sono stati attirati verso la materia dai film della serie. Alcuni rimangono delusi quando si rendono conto che la realtà è molto più noiosa della fantasia. Non ci sono templi antichi da saccheggiare o fruste da sguainare. Un aspetto importante affrontato nel corso è proprio quello del saccheggio degli artefatti dal luogo di ritrovamento, un enorme danno per l’archeologia, e che sembra sdoganato dai film;
  3. La dicotomia fra i barbari nativi (americani ma non solo) e la superiorità europea. Un argomento anch’esso molto vasto e con molteplici storie da analizzare ma che alla base ha una forte componente di razzismo e di gerarchia delle popolazioni. Questo punto è più insidioso delle leggende sugli alieni per il fatto che pervade in maniera più sottile l’archeologia e l’antropologia e contiene elementi meno facilmente identificabili come fantasie e distorsioni;
  4. I “Mound-Builders”, i costruttori di tumuli del Nord America. Per lungo tempo molte persone, anche studiosi, non ritenevano che i nativi avessero potuto costruire strutture così complesse come i tumuli presenti in molte aree dell’interno degli USA. Ipotizzavano l’arrivo di “civiltà superiori” in Nord America in ere passate, civiltà poi eliminate dai “barbari nativi”. Un’idea anch’essa profondamente razzista e che è stata alla base, nell’Ottocento, di molta parte della propaganda contro gli indiani, dipinti come usurpatori del territorio di una precedente razza bianca e pertanto senza alcun diritto sui loro territori. Questa idea diffusionista è stata scientificamente smentita dagli archeologi alla fine dell’ottocento ma è presente ancora oggi specialmente fra alcune frange di estremisti religiosi e suprematisti bianchi;
  5. Atlantide. L’idea di una civiltà sviluppata scomparsa da tempo è sempre molto presente e ha affascinato per secoli moltissime persone, anche scrittori, studiosi e scienziati. In parte il mito di Atlantide si ricollega anche ad altri miti, tutti incentrati intorni al diffusionismo (i Mound-builders come superstiti di Atlantide). L’idea di fondo è sempre la stessa, le civiltà considerate “inferiori” non possono avere raggiunto quei risultati senza un aiuto da parte di qualcuno “migliore”, siano essi alieni, atlantidei o europei civilizzati.

Nell’articolo i 5 miti e l’idea di fondo del corso sono discussi maggiormente nel dettaglio.

 

Immagine da Wikipedia


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