un sito di notizie, fatto dai commentatori

Due articoli sul fenomeno migratorio: migrazione circolare e principi della civiltà occidentale [EN, IT]

0 commenti

A cura di @jackietreehorn e @Andreas.

In questo articolo, Klaus Zimmermann, fondatore dell’istituto per lo studio dell’economia del lavoro IZA, descrive il fenomeno della “migrazione circolare”:

Nella narrazione popolare sull’immigrazione, i migranti lasciano un paese e si stabiliscono permanentemente in un altro, creando una “fuga di cervelli” nel paese d’origine.

In realtà, la migrazione è in genere temporanea: i lavoratori migrano, trovano lavoro e poi tornano a casa o si spostano, spesso più volte. I paesi d’origine beneficiano di rimesse, mentre i lavoratori sono all’estero, e da un potenziamento del capitale umano quando tornano. I paesi di distinazione soddisfano la mancanza di manodopera. Le politiche che impediscono la migrazione circolare possono essere costose sia per i paesi che inviano e ricevono.

L’articolo propone alcuni casi di studio, tra cui quello della chiusura delle frontiere in Germania nel 1973 in seguito alla recessione  determinata dallo shock petrolifero. Gli immigrati italiani, spagnoli, greci, portoghesi, liberi di muoversi in virtù di accordi bilaterali o CEE, continuarono a circolare senza aumentare di numero, mentre i turchi, che temevano di non poter rientrare in Germania, preferirono restare, dando origine a numerosi ricongiungimenti famigliari e a un aumento de numero di immigrati presenti nel paese.

Dalla sua pagina pubblica Eschaton, Raffaele Alberto Ventura riflette sul significato etico della crisi migratoria. Secondo Ventura, una risposta di chiusura ad essa, per quanto attraente in chiave di ricerca di del consenso elettorale, pone seri problemi alle fondamenta etiche e morali del concetto di Occidente:

La forza della civiltà tecnica e giuridica occidentale — quella forza che le ha garantito a lungo il dominio sulla Terra — è anche la forza dei suoi principi, che la innervano dalla testa ai piedi. Ad esempio senza una certa idea di “umanità”, prima cristiana e poi illuminista, all’Occidente mancherebbe la contropartita su cui regge la sua dominazione: ovvero la promessa di far partecipare presto o tardi tutti quanti al suo banchetto.

Immagine da Wikimedia.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.