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Fondi europei: le regioni italiane che non riescono a usarli

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A cura di @Lowreaolution.

Secondo un recente rapporto Eurostat, l’Italia è tra i  maggiori Paesi destinatari dei finanziamenti, dopo Polonia, Germania e Spagna. Ma gran parte delle regioni italiane riescono a intercettare e spendere solo parzialmente questi fondi, e alcune regioni del sud, come la Sicilia, restano a zero. Si parla di cifre importanti che non vengono impiegate.

All’Italia toccherebbero 42,7 miliardi di euro, che sommati al cofinanziamento nazionale (necessario per aprire il rubinetto europeo) portano il totale a 73,6 miliardi. Siamo il secondo Paese dell’Unione destinatario di questi denari dopo la Polonia con 104,9 miliardi di risorse previste, e che ha speso il 4,1 % delle somme a disposizione: 4,3 miliardi, il quadruplo circa degli 880 milioni utilizzati dall’Italia (l’1,2% del totale).

A Gennaio 2017 il nostro paese risulta al 22 posto su 28 tra le nazioni in Europa, per aver impiegato soltanto l’1,2% delle risorse disponibili per il fondo 2014-2020, pari a circa 880 milioni. Il problema principale è l’incapacità delle regioni a impiegare i fondi a disposizione.

Mentre la Valle D’Aosta ha speso già quasi il 10 per cento e la Lombardia il 4,1 per cento, nemmeno un euro si è visto ancora in Regioni che di quei soldi avrebbero una certa necessità, quali Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia: quest’ultima avrebbe da sola diritto a 4,5 miliardi a valere sul Fesr. Le cose non vanno molto diversamente nel caso del Fse (Fondo sociale europeo).

Particolarmente significativo il caso della Regione Sicilia, che non è riuscita a certificare la spesa di tutte le risorse europee, e ha perso definitivamente 117 milioni di Euro del fondo precendente 2007-2013.

Considerando anche il terzo fondo (Feasr, agricoltura), la classifica regionale fa letteralmente cadere le braccia guardando al Sud. A metà del programma 2014-2020 il Piemonte ha speso 124 milioni, la Lombardia 102 e la Toscana 51,8. Via via tutte le altre, fino a incontrare la prima meridionale, la Sardegna, con 22 milioni. E poi la Calabria, 9 milioni. La Sicilia, meno di 3 milioni: un quarantesimo del Piemonte. L’Abruzzo, neanche 2. Il Molise non arriva a un milione. La Campania si ferma a 783 mila euro: un centotrentesimo della Lombardia. E la Puglia è ancora a zero. come l’Umbria.

 

 

Immagine da pixabay.


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