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I Social Media sembrano il nuovo oppio dei popoli [EN]

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A cura di @Perodatrent.

Un articolo di Bloomberg parla delle somiglianze tra l’uso dei Social Media e il comportamento da dipendenza patologica evidenziate da alcuni studi. Questo non significa che chiunque li usi è un tossicodipendente: un uso moderato non è dannoso. Sono quelli che li usano di più che corrono i maggiori rischi: un recente studio ha dimostrato che un quarto dei cittadini USA sono online pressoché costantemente.

Secondo Noah Smith, autore dell’articolo, è anche giusto mettere l’accento sul fatto che anche se un prodotto danneggia alcuni utenti non significa automaticamente che debba essere bandito. Le automobili uccidono ogni anno migliaia di persone, ma nessuno pensa che bisogni eliminarle. Inoltre, non tutte le droghe che danno dipendenza sono così dannose: molti americani, dice Smith, consumano ogni giorno caffeina, anche in quantità eccessive. Un economista direbbe che la dipendenza da droghe è una scelta razionale, dove gli utenti scelgono di pagare per godere del piacere che ricevono.

Economisti di altre parrocchie invece potrebbero dire che la dipendenza deriva da una preferenza per il breve termine. Se le persone sono più orientate verso il breve termine di quanto sono disposte ad ammettere, possono arrivare a credere che in futuro sapranno esercitare l’auto controllo e smettere di usare il prodotto che da’ dipendenza. Così, quando la dipendenza diventa troppo forte, potrebbero trovarsi intrappolati in una situazione nella quale non avrebbero scelto di trovarsi se avessero saputo dove sarebbero finiti.

If social media really does act on many users in a manner loosely analogous to cigarettes or heroin, that means the benefits are less than people’s willingness to pay. Junkies would pay quite a lot for their fix, but that doesn’t mean the money would be well-spent.
Much more research is obviously needed before we conclude that social media is like tobacco. … But even if social media is worth the costs, it still means that much of society’s resources — capital investment, and the time and effort of the smartest workers — have been put into creating more pleasurable drugs for the populace to become addicted to. And that’s a disquieting thought. Whereas Karl Marx declared that religion is the opiate of the masses, our modern capitalists may have invented a better one.

Immagine da Flickr.


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