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Il ruolo del linguaggio morale-emozionale nella comunicazione politica su Twitter

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A cura di @Ghiaccio.

Un gruppo di ricercatori della New York University ha analizzato più di mezzo milione di messaggi su Twitter riguardanti alcuni temi divisivi della politica statunitense: la regolamentazione delle armi da fuoco, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e i cambiamenti climatici.

Sono giunti alla conclusione che i messaggi contenenti parole denotate sia in senso morale che emozionale, come hate (odio) o greed (avidità), tendono a diffondersi con più facilità.

Più precisamente, si stima che per ogni termine morale-emozionale usato in un tweet, il numero di retweet aumenti mediamente del 20% . Si registrano invece aumenti minori o insignificanti per quanto riguarda l’utilizzo di termini denotati in modo puramente emotivo o morale.

Contemporaneamente, si registra che i retweet di messaggi con molti termini morali-emozionali provengono in modo accentuato da utenti della stessa area politica dell’autore del tweet.

Su Futurity si possono trovare dettagli addizionali e alcuni commenti degli autori:

These results […] highlight one process that may partly explain increased differences between liberals and conservatives—communications fusing morality and emotion are more likely to resemble echo chambers and may exacerbate ideological polarization.

Su Le Scienze si può trovare una traduzione in italiano. Su ResearchGate si può trovare il paper originale.

Immagine da Flickr.


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