un sito di notizie, fatto dai commentatori

John Barleycorn deve morire

0 commenti

A cura di @Sebastiano_A

Una canzone popolare britannica racconta del solenne voto fatto da tre uomini venuti da occidente per tentare la fortuna, e della dimostrazione di forza del piccolo Sir John col suo distillato d’orzo nel bicchiere.

(Martin Carthy, chitarrista e cantante inglese di musica tradizionale)

Personificazione dello “spirito dell’orzo”, perché diventi uomo e lo si possa uccidere, John Barleycorn (Giovanni Chicco d’orzo) deve essere sottoposto ad alcune prove, che poi rappresentano le fasi della coltivazione del cereale; è un rituale brutale: sepolto sotto terra per lungo tempo finché la testa non tira fuori, mutilato delle sue gambe e legato una volta cresciutagli la barba, scorticato e pressato tra due pietre; ma alla fine dando prova d’essere lui l’uomo più forte, fonte di sostentamento, e di ebbrezza quando birra o whisky: il cacciatore non può cacciare la sua preda, lo stagnaio non può aggiustare un recipiente, i mucchi non possono commentare con sagacia senza po’ di Chicco d’orzo.

(L’album John Barleycorn Must Die dei Traffic, del 1970, è la probabile colonna sonora.
Nella copertina è raffigurato l’ultimo covone di un raccolto)

E così, venuti da occidente i tre uomini giurarono di uccidere il povero John Barleycorn perché necessario per poter consumare il suo spirito ed acquistarne la forza; promisero di accertarsene la morte poiché previsto dal rituale che il cereale venga mietuto fino all’ultimo covone per uccidere lo spirito ed assicurarne la rinascita.

Per saperne molto di più: su Musica & Memoria la traduzione del brano ed i suoi significati nascosti, tra racconti antichi, riti pagani e riti cristiani che s’intrecciano; il tutto spiegato bene e a cura di Alberto Maurizio Truffi.

 

Immagine da Pixabay


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.