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Karl Marx, duecento anni e non sentirli

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

In occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx, l’Huffington Post pubblica un frammento del libro Un altro sguardo sul comunismo. Teoria e prassi nella genealogia di un fenomeno politico, scritto da Luigi Pandolfi:

Per quanto attiene alle cosiddette “previsioni” di Marx, quella che più di altre ha stupito, per lucidità e fondatezza, è sicuramente quella relativa alla tendenza del capitalismo a globalizzarsi e ad accentuare la sua componente finanziaria. Proprio le recenti crisi che hanno investito il capitalismo mondiale, a partire dalla cosiddetta “bolla americana”, stanno a dimostrare come le turbolenze in ambito finanziario incidano sull’economia produttiva.

“A misura che la produzione capitalistica, che va di pari passo con l’accumulazione accelerata, si sviluppa, una parte del capitale viene calcolata ed impiegata unicamente come capitale produttivo di interessi.”

(Marx, Il Capitale, libro III)

Queste quattro grandi questioni – reificazione e sfruttamento del lavoro, uso strategico e massivo della macchina e ciclicità delle crisi, mondializzazione e finanziarizzazione dell’economia – rivestono tutt’oggi una straordinaria rilevanza. Sono ancora alcuni dei termini più pregnanti dell’attualità politica, a prescindere dalle interpretazioni e dai giudizi che se ne danno.

Immaginea da Flickr.


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