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La crisi ambientale che aprì la strada ai dinosauri

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A cura di @francisco quintay.

Un articolo su Le Scienze e uno su National Geographic riportano le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature communications secondo il quale una serie di sconvolgimenti climatici avvenuti 232 milioni di anni fa, che causò l’estinzione di molti gruppi animali , ha segnato invece l’inizio delle fortune dei dinosauri. La scoperta dell’estensione planetaria di quell’evento, noto come evento pluviale del Carnico, è di un gruppo di ricercatori italiani, ed è stata possibile grazie allo studio delle tracce fossili di dinosauri in Trentino.

La loro ipotesi deriva dallo studio delle orme fossili e dei frammentari resti di scheletri di rettili – fra cui quelli di arcosauri – rinvenuti nelle Dolomiti (nello specifico fra Trentino Alto-Adige, Veneto e Friuli) a partire dagli anni Ottanta e riconducibili al Triassico; dal confronto fra questi resti e i fossili rinvenuti in Germania, Inghilterra e Polonia e nelle principali aree deposizionali di Argentina e Brasile è emerso che il pattern – cioè la successione del cambio faunistico – è coincidente: in tutti questi luoghi i dinosauri erano rari e distribuiti in modo puntiforme prima dell’Episodio pluviale del Carnico, e molto più abbondanti e diffusi in modo omogeneo successivamente a questa grande
“L’Episodio pluviale del Carnico è un evento di importante sconvolgimento degli ecosistemi, durante il quale si verifica un improvviso riscaldamento globale e un brusco incremento di CO2 nell’atmosfera”, spiega Massimo Bernardi, primo autore dello studio. “Con il nostro studio forniamo la prima evidenza che questo evento è stato determinante per la diversificazione dei dinosauri”.
Come spiega Bernardi, “l’Episodio pluviale del Carnico è stata una fase ad alto tasso di estinzione e al contempo di rapida diversificazione, caratterizzata dalla presenza di gruppi che scompaiono nel corso dell’evento e altri che si diversificano subito dopo. Si tratta di un’importante fase di sconvolgimento degli ecosistemi, con uno scenario tipico delle estinzioni di massa. Ma solo ulteriori studi potranno stabilire se ci sono tutti i requisiti per definire questo evento tale”.

 

Immagine da Wikimedia Commons.


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