un sito di notizie, fatto dai commentatori

La crisi del PD, dall’inizio.

0 commenti

Su suggerimento di @uqbal.

Claudia Mancina prova a dare una lettura della crisi che ha colpito la sinistra – e in particolare il PD – ripercorrendo tutti gli elementi che, dalla sua fondazione ad oggi, hanno portato il Partito Democratico ad avere quella che l’autrice definisce ormai come “un’ultima occasione” di risollevarsi.

La parabola discendente del Partito democratico, che dal 2008 – data del suo esordio – al 2018 ha perso circa sei milioni di voti, è sconvolgente. Proiettarla sullo sfondo della simile vicenda dei partiti socialisti europei non può essere un esercizio consolatorio; ci sono certamente cause specifiche. Anche quelle generali, però, hanno la loro importanza; le une e le altre convergono in una crisi che può essere considerata di rappresentanza o di identità. Crisi di rappresentanza significa, come ben dimostra Trigilia sulla scorta di analisi dei flussi, che il partito ha perso la sua base tradizionale, costituita da operai e dipendenti del settore pubblico e privato, senza tuttavia acquisire una sufficiente base moderata, di “centro”, alla quale ha puntato da molto tempo, forse addirittura da Berlinguer.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.