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La dichiarazione Balfour cento anni dopo: tappe e protagonisti

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A cura di @cocomeraio.

November 2nd, 1917
Dear Lord Rothschild,
I have much pleasure in conveying to you, on behalf of His Majesty’s Government, the following declaration of sympathy with Jewish Zionist aspirations which has been submitted to, and approved by, the Cabinet.
“His Majesty’s Government view with favour the establishment in Palestine of a national home for the Jewish people, and will use their best endeavours to facilitate the achievement of this object, it being clearly understood that nothing shall be done which may prejudice the civil and religious rights of existing non-Jewish communities in Palestine, or the rights and political status enjoyed by Jews in any other country.”
I should be grateful if you would bring this declaration to the knowledge of the Zionist Federation.
Yours sincerely,
Arthur James Balfour

Sono passati cento anni da uno dei documenti più pregni di conseguenze della storia del XX secolo, la dichiarazione del conservatore britannico Arthur James Balfour a favore della creazione di un focolare nazionale ebraico. In questi giorni a Londra, pur tra qualche polemica, si festeggia l’anniversario e si rivendica la giustezza di quell’atto.

Qualche mese fa Paolo Mieli sul Corriere, recensendo il libro di Arturo Marzano la Storia dei Sionismi aveva ricostruito i passaggi che portarono alla dichiarazione partendo dal Congresso Sionista di Basilea del 1897.

Su al-Jazeera possiamo trovare la presentazione dei principali soggetti che furono coinvolti nella realizzazione della dichiarazione.

Immagine da Wikimedia.


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