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La fine del contratto sociale che spiega Trump, Brexit e Marine Le Pen

La fine del contratto sociale che spiega Trump, Brexit e Marine Le Pen

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Su suggerimento e a cura di @Lowresolution

Molti blog e giornali stanno riprendendo un post di Steen Jakobsen, capo economista di Saxo Bank, apparso il 16 marzo sul suo blog Tradingfloor.com. A distanza di quasi otto mesi sorprende la sicurezza con cui l’autore aveva previsto la vittoria di Trump con una analisi semplice e incisiva: la fine del contratto sociale e il riequilibrio necessario tra Main Street (l’economia reale) contro Wall Street (l’economia della grande finanza globale).

Mentre le élite politiche stanno perdendo i capelli cercando di capire come un candidato come Trump, fallito quattro volte, immorale, profano e auto-promosso, possa vincere le primarie del partito repubblicano, siamo davanti alla fine del contratto sociale! E Le ragioni non hanno nulla a che fare con le sue politiche (o con la loro assenza), ma derivano dal suo essere contrario all’ordine precostituito. Non dobbiamo temere che gli Stati Uniti si stiano indirizzando su una linea politica come quella di Trump. L’élite politica deve tuttavia riconoscere che gli elettori si stanno allontanando dal “contratto sociale” e dai suoi giudizi politici elitari.


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