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La fine del mondo, le intelligenze artificiali

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Su suggerimento di @GiMa

“Immaginiamo di avere un’intelligenza artificiale il cui unico obiettivo sia produrre più graffette da ufficio possibili. Quell’IA capirà presto che potrebbe funzionare meglio senza avere esseri umani di mezzo perché questi potrebbero decidere di spegnerla. Qualora lo facessero, ci sarebbero meno graffette. Inoltre, i corpi umani contengono atomi che potrebbero diventare graffette. (…)
L’IA procede quindi a trasformare in graffette prima la Terra e poi porzioni sempre più grandi dell’universo”

Pietro Minto su Prismo dedica un articolo ricco di fonti, riferimenti ed ipotesi sul se e sul come un’intelligenza artificiale potrebbe distruggere il mondo. Lo fa prendendo spunto da questo articolo di Wired (in cui viene citato anche Nick Bostrom, filosofo ed autore dello scenario del “Paperclip maximizer” citato sopra) in cui si descrive l’interesse dell’imprenditore Elon Musk per quel che riguarda il tema dell’intelligenza artificiale ed il progetto OpenAI.

 

Immagine di cryteria via Wikimedia Commons, CC BY 3.0


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