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L’Italia come potenza mediterranea

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Su suggerimento di @madeinmedina.

Dopo che 700 persone circa sono morte nella notte tra il 18 e il 19 aprile e che ieri altre tre imbarcazioni hanno lanciato degli allarmi, c’è stata una riunione congiunta del Consiglio Affari Esteri e del Consiglio Affari Interni dell’Unione europea, per produrre un piano di aiuti che verrà presentato in riunione straordinaria giovedì 23 aprile al Consiglio Europeo (qui il link agli aggiornamenti di Internazionale).

Pubblichiamo quindi un articolo di Alessandro Sansoni su Limes, che approfondisce il tema della posizione strategica italiana, in relazione alle rotte marittime, ma su un versante molto diverso rispetto a quello del soccorso migranti.

 L’Unione Europea, consapevole del valore degli assi viari marini e di quelli mediterranei in particolare, li ha inseriti nel sistema delle Reti TEN-T (dall’inglese Trans-European Networks – Transport, le Reti di trasporto Trans-europee), definite giuridicamente dal Trattato di Amsteram nel 1997 e sulle quali ha innestato i grandi   progetti di sviluppo della politica comune nell’ambito dei trasporti.

Le Reti TEN-T sono considerate fondamentali per accelerare l’integrazione politica e sociale dei paesi partner, perché servono ad abbattere le barriere e i tempi di percorrenza negli spostamenti di merci e persone, “avvicinando” anche i paesi periferici.

Immagine CC BY-SA 3.0 di Simone Urbinati da Wikimedia Commons


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