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Modifiche al Privacy Act: a rischio il trasferimento dati verso gli USA?

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A cura di @maragines

Questo articolo su Valigia Blu dà conto della modifica -disposta da Trump con ordine esecutivo- al Privacy Act, la legge USA sulla protezione dei dati personali.

Con questa modifica, le tutele alla protezione dei dati personali si applicherebbero solamente ai cittadini statunitensi; ci si chiede se questo possa invalidare l’accordo Privacy Shield (se lo volete leggere su Wikipedia qui) concluso tra UE e USA sul trasferimento legittimo dei dati personali verso gli USA.

In UE le leggi nazionali (e tra poco il Regolamento Europeo) consentono ai titolari dei trattamento (in inglese data controller) di trasferire fuori dall’UE (anche digitalmente) i dati personali degli interessati, con semplice raccolta di un consenso esplicito, solo in presenza di tutele e garanzie nel Paese dove vengono trasferiti i dati.

In mancanza di tutele e garanzie il trasferimento non è vietato ma deve essere sottoposto ad un accordo specifico dove vengono indicati i mezzi di tutela e i diritti delle parti.

Ovviamente la messa in discussione del Privacy Shield potrebbe essere vista con preoccupazione dai grandi gestori di Internet come Google (Gmail e non solo), Facebook, ma anche Apple Inc. e non solo. È evidente che sottoscrivere un accordo specifico con ogni utente è quasi inattuabile.

 

Immagine da Wikimedia Commons


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