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Perché la democrazia italiana è in mano al Presidente

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

In un articolo pubblicato su Rivista Studio, Andrea Vigani parla dei poteri del Presidente della Repubblica, i quali nelle fasi storiche caratterizzate da crisi partitica e debolezza parlamentare, come quella che stiamo attraversando, sembrano espandersi:

Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato, rappresenta l’unità nazionale ed è un organo costituzionale di garanzia. Dietro questa definizione, piuttosto vaga, buona per l’esordio di un esame di diritto costituzionale, si nasconde una convinzione abbastanza diffusa, per cui il Presidente della Repubblica sarebbe una figura di rappresentanza. Discorsi di fine anno, commemorazioni e via dicendo. Basta avere seguito la politica italiana degli ultimi anni, però, per sapere che non è così. In un sistema con maggioranze parlamentari solide, il ruolo del Presidente è contenuto. Quando il parlamentarismo e il sistema dei partiti si indeboliscono, invece, i poteri del Presidente si espandono, diventando decisivi nei periodi di crisi. Nel caso non ve ne foste accorti, questo è uno di quei momenti.

 

Immagine da Wikimedia Commons.


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