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Perché la sinistra non deve essere schiava del modello capitalista

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Su suggerimento di @Ereshkigal.

Un lungo articolo di Alessandro Maffei su The Vision riflette sulla crisi di identità dei partiti di sinistra nell’occidente:

Da un punto di vista meramente pratico, la sinistra ha mantenuto un modus operandi anacronistico, novecentesco, e quindi inefficace.
I partiti di sinistra si trovano a dover giocare sempre su un campo che non è il loro. Quando si parla di un qualsiasi tema, i liberali possono dichiarare semplicemente la policy che propongono, senza dover dare particolari spiegazioni concettuali: il problema è “A”, la soluzione migliore è “B”. Teoricamente, i partiti di sinistra, dovrebbero invece regolarmente porre a monte delle loro scelte i loro valori, cosa che con l’elettorato attuale finisce puntualmente per indebolire l’efficacia del messaggio finale. Se una volta una larga fetta di cittadini – il cosiddetto “popolo della sinistra” – condivideva un substrato etico e culturale che poteva essere sottinteso, oggi non è più così. È scomparso quel popolo ed è scomparso quel substrato, o viceversa.

 

Immagine da Wikimedia Commons.


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