un sito di notizie, fatto dai commentatori

Più flessibilità del lavoro crea davvero più occupazione? Ecco cosa dicono i dati

Più flessibilità del lavoro crea davvero più occupazione? Ecco cosa dicono i dati

0 commenti

A cura di @Lowresolution.

La libertà di licenziamento e le altre forme di deregolamentazione del lavoro favoriscono le assunzioni? Svariati esponenti di governo e del mondo dei media hanno sostenuto che l’aumento dell’occupazione che si è registrato negli ultimi mesi in Italia sarebbe frutto della ulteriore flessibilità dei contratti sancita dal Jobs Act. Secondo un post scritto sul Sole24 Ore da Emiliano Brancaccio, Nadia Garbellini e Raffaele Giammetti, dati alla mano questa tesi non trova riscontri nella ricerca prevalente in materia sia a livello nazionale che internazionale.

A quanto pare, le riforme del lavoro che favoriscono una maggiore flessibilità del rapporto di lavoro risultano correlate non alla crescita dell’occupazione e del reddito nazionale, quanto piuttosto agli esiti del conflitto distributivo sulla ripartizione di quest’ultimo. La precarizzazione può avere un effetto tangibile sul potere contrattuale dei lavoratori, e per questa via può deprimere i salari e ampliare le disuguaglianze tra i redditi.

 


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.