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Post-verità o troppe verità? [EN]

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A cura di @qwerty.

Il filosofo inglese Kenan Malik interviene sul dibattito sulla “post-verità“, attribuendone la responsabilità al relativismo e all’essenzializzazione dell’identità culturale propugnati da parte della sinistra. La soluzione, per lui, non consiste solo in una distinzione più rigorosa fra fatti e opinioni, ma anche nel riconoscimento e nella valorizzazione della varietà delle opinioni politiche. La diversità ideologica infatti, a differenza di quella culturale (per come viene propugnata dalla identity politics), può essere oggetto di dibattito e confronto fra persone che partono da posizioni diverse, ma che cercando di convincersi l’un l’altro.

Political struggles divide society across ideological lines, but they unite across ethnic or cultural divisions. Struggles rooted in cultural, ethnic or religious identity inevitably fragment. What matters in political struggles is not who you are, but what you believe; the reverse is true in identity struggles.

Malik ha spesso attaccato, da sinistra, i progressisti che abbandonano gli ideali universalisti dell’Illumismo per abbracciare una concezione rigida e particolarista dell’identità culturale. Da questo punto di vista, la prima parte non dice nulla di particolarmente nuovo e riprende temi già toccati varie volte da altri articoli citati su hookii. Più originale è invece la seconda parte. Qui l’articolo dal sito di Malik.

 

Immagine di LA2 via Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0


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