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Quei fossili del Pleistocene scambiati per gli elefanti di Annibale

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A cura di @conchita.

Tra il XVII e il XVIII secolo divenne di gran moda attribuire i fossili di elefante che in quantità sempre maggiori venivano scoperti in Italia ai famosi pachidermi di Annibale. L’attenzione ai fossili era rivolta soprattutto dagli studiosi che cercavano di ricostruire il percorso di viaggio del grande esercito, e i ritrovamenti erano ovviamente considerati un valido indizio, in un’epoca dove non era ancora chiaro il concetto di cambiamento climatico ed era quindi facilmente ignorabile l’ipotesi che ci fosse stato un tempo in cui nel nostro territorio vivevano gli elefanti. Ne parla un articolo sul National Geographic:

“Il ritrovamento di animali tipici di ambienti caldi, come gli elefanti, in regioni temperate o temperate-fredde d’Europa rappresentava un grande rompicapo dalla difficile soluzione. Ed ecco quindi che i numerosi resti fossili di elefanti trovati sul suolo italiano potevano trovare una spiegazione semplice facendo ricorso all’arrivo nella Penisola di Annibale, Pirro e Asdrubale nel corso delle leggendarie Guerre puniche fra Roma e Cartagine”.

Immagine da Wikimedia.

 


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