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Federico Garolla: fotografare la moda

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Federico Garolla (1925–2012), un fotografo italiano che ha rivoluzionato il modo in cui la moda viene catturata attraverso l’obiettivo, è protagonista fino al prossimo 12 maggio al Brescia Photo Festival della mostra Saper leggere il tempo, curata da Margherita Magnino e Carolina Zani. Ce ne parla Francesca Greco per Arte.it.

L’esposizione al Brescia Photo Festival è uno sguardo affascinante sugli anni Cinquanta, un’epoca di grandi cambiamenti e fermenti culturali.

La moda fotografata in strada, tra i monumenti simbolo di Roma o in periferie dalle atmosfere neorealiste. Modelle che si muovono leggere in mezzo al traffico cittadino, tra i passanti increduli. Un mix di glamour e quotidiano che oggi ci è familiare, ma che negli anni Cinquanta ha rappresentato un’assoluta novità.

Garolla ha immortalato la moda nelle strade: modelle leggere si muovono tra il traffico cittadino, catturando l’attenzione dei passanti increduli. Negli anni cinquanta, la moda stava guadagnando sempre più spazio sui giornali e Garolla ha saputo catturare questo mix di glamour e quotidiano, creando immagini sofisticate e casuali allo stesso tempo.

Le sue fotografie raffinate hanno rinnovato il mito dell’eleganza e della cultura del belpaese. Abiti di stilisti come Valentino, Gattinoni, Sorelle Fontana, Emilio Schuberth e Irene Galitzine sfilano sulle scalinate del centro di Roma o in cortili di borgata, creando una dissonanza affascinante.

Garolla ha ispirato gli stilisti italiani nella ricerca della loro identità visiva. Ha preso spunto dai modelli iconici dell’arte classica, richiamando la consuetudine dei nobili che si facevano ritrarre davanti ai monumenti simbolo del passato durante il Grand Tour.

Affacciatosi nel mondo della fotografia come reporter e influenzato da maestri come Henri Cartier- Bresson e Richard Avedon, Garolla cattura lo spirito di un’epoca di grandi cambiamenti, contribuendo a plasmare l’immagine della società italiana nel mondo. Anche la moda partecipa ai fermenti di questa stagione, conquistando uno spazio sempre maggiore sui giornali, mentre grandi produzioni hollywoodiane si spostano a Cinecittà e film come Vacanze romane o La dolce vita alimentano il fascino della Città Eterna: due mondi destinati a incontrarsi presto, negli scatti di un fotogiornalista molto speciale.

Quest’anno da mercoledì 24 Aprile a domenica 27 Ottobre anche il Museo Nazionale di Villa Pisani (Stra, Venezia) ospita una mostra dedicata a Federico Garolla, intitolata Gente d’Italia – Fotografie 1948-1968.

La sontuosa villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il magnifico parco, diventa il luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla. Anni di ripartenza ma ancora carichi di difficoltà come rappresentato dalla difficile quotidianità di vita nei paesi della Riviera del fiume Brenta, dove la gente comune cercava di sottrarsi ad una stentata sopravvivenza. Quella efficacemente colta da un reportage di Garolla realizzato nel 1956 e che, riprodotto in grandi immagini, popola di ricordi il parco della Villa all’interno dello spazio delle scuderie.

Una sezione che s’integra alla mostra (circa 100 fotografie) e che coglie lo spirito dell’Italia del secondo dopoguerra, gli anni in cui, con affanno, si cercava di sanare le divisioni e le ferite di una guerra persa e dalla trascorsa tragedia si traeva forza e creatività per avviare quello che più tardi sarà riconosciuto come il “Miracolo italiano”.


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