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Che fine ha fatto il Salvator mundi attribuito a Leonardo?

7 Mag 2019 di GiMa0 commenti

A cura di @GiMa.

Su Internazionale un resoconto di Federico Varese sul retroscena, degno di una storia di spionaggio, della vendita del dipinto fino ad ora piu costoso di sempre, il Salvator Mundi.

Il 5 marzo 2008, il giorno del suo compleanno, Martin Kemp, professore di storia dell’arte all’università di Oxford vicino alla pensione, riceve una email. Kemp, uno dei massimi esperti di Leonardo da Vinci, è un garbato signore con capelli nero pece molto curati, che ama vestire con una certa eleganza. Abituato ad essere bombardato ogni giorno da decine di messaggi sul tema a cui ha dedicato la sua vita accademica, è solito rispondere con una fredda cortesia che lascia intendere che non ci saranno altre risposte. Ma quest’email è diversa. Arriva da Nicholas Penny, direttore della National gallery di Londra, ed è abbastanza sibillina da essere presa sul serio: “Martin, ho qui qualcosa che devi assolutamente vedere”. Il professore si segna la data e, nel giorno stabilito, cancella tutti gli appuntamenti e prende il treno per Londra. Il 19 maggio del 2008 si ritrova nella stanza dei restauri della National gallery. Su un semplice cavalletto di legno, di fianco alla Vergine delle rocce, c’è un’immagine che rappresenta Gesù vestito in abiti rinascimentali con la mano destra alzata che benedice, mentre nella sinistra tiene il globo di cristallo di rocca. È il “Gesù salvatore del mondo e signore del cosmo”, ovvero il Salvator mundi, secondo l’iconografia cinquecentesca.

Immagine da Wikimedia.


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