un sito di notizie, fatto dai commentatori

Divieto di arrampicata

0 commenti

Un articolo di Steven Potter, pubblicato da Alessandro Gogna su GognaBlog, spiega i recenti divieti introdotti nei parchi americani, con i quali sostanzialmente si va a impedire ogni forma di ancoraggio fisso sulle pareti, rendendo impossibile di fatto l’arrampicata.
Le due proposte che vieterebbero gli ancoraggi fissi (spit, chiodi, picchetti da neve, cordini) nelle aree wilderness americane erano state portare avanti dal National Park Service (NPS) e del US Forest Service (USFS) ed erano state analizzate su Climbing, in un articolo sempre a firma Steven Potter.

What this means: With these plans, the NPS and NFS essentially propose a guilty until proven innocent structure for anchors. Instead of assuming that anchors are permitted but subject to approval, the directives assume that every anchor in wilderness—even those that pre-date the Wilderness Act—is illegal, and therefore subject to either removal or non-replacement, until the local land manager finds the time and budget to conduct an MRA and decide their final fate.

Nell’articolo ripreso da GognaBlog Potter scrive:

Usando un astuto linguaggio legale, l’NPS e l’USFS stanno cercando di riclassificare tutti gli “ancoraggi fissi” come “installazioni”. Poiché le “installazioni” sono esplicitamente vietate nelle aree wilderness, a meno che non venga ritenuto diversamente caso per caso, anche tutti gli ancoraggi fissi sarebbero vietati. Ciò sostanzialmente inverte la formula che NPS e USFS avevano precedentemente utilizzato per gestire l’hardware fisso per l’arrampicata: in precedenza, gli ancoraggi per l’arrampicata erano considerati legali a meno che non ci fosse qualche motivo (generalmente archeologico o ambientale) per vietarli; ora l’arrampicata è illegale a meno che il parco non decida diversamente.

L’articolo di Steven Potter spiega come, secondo lui, opporsi a questi divieti non significhi sostenere lo spit:

La stragrande maggioranza degli alpinisti è stata storicamente entusiasta sostenitrice degli spazi wilderness; in effetti, gli alpinisti e le associazioni di arrampicata concordano quasi uniformemente sul fatto che il posizionamento degli ancoraggi, in particolare degli spit, nelle zone selvagge dovrebbe essere supervisionato dai gestori del territorio. Ma gli alpinisti pensano che gli ancoraggi siano compatibili con le aree selvagge che abbiamo contribuito a creare.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.