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Ferrate in montagna, sono troppe?

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Il blitz alla ferrata Walserfall (VB) è un articolo a cura di Mountain Wilderness Italiariproposto sulle pagine di GognaBlog
Mountain Wilderness Italia lo scorso anno aveva promosso un’iniziativa contro il proliferare delle vie ferrate, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione, iniziata alcuni anni fa, nella quale venivano spiegate le ragioni dell’opposizione alla eccessiva antropizzazione della montagna.

In linea di principio la nostra opposizione alle vie ferrate e ad ogni altra forma di colonizzazione degli spazi montani non tradizionalmente antropizzati affonda le sue radici proprio nella genuina dimensione culturale che noi attribuiamo al rapporto tra l’uomo civilizzato e la natura incontaminata. Tale rapporto, ove si esaurisse in una prospettiva banalmente ludica e ginnica, perderebbe i suoi connotati più autentici e tradirebbe la sua potenziale funzione di ausilio all’ armonica maturazione della personalità umana. Equipaggiare la montagna selvaggia con impianti di risalita, strade di quota, vie ferrate e quant’altro equivale ad addomesticare un ambiente geografico che trae il suo significato proprio dal proporsi come NON addomesticato e NON addomesticabile. L’antropizzazione forzata ed innaturale di questi spazi ne soffoca irrimediabilmente la vocazione: non li trasforma in docili schiavi. Li uccide.

Mountain Wilderness documenta il blitz alla ferrata Walserfall, realizzata pochi anni fa dal comune di Baceno in provincia di Verbania.

Quando, nell’estate del 2022, Mountain Wilderness ha lanciato la campagna Basta ferraglia, basta nuove ferrate, sono stati chiariti in un documento di sintesi gli obiettivi e le motivazioni. Nessun attacco a ferrate storiche o sentieri parzialmente attrezzati che hanno acquisito una valenza storica o paesaggistica, ma un segnale forte nei confronti di quelle ferrate costruite principalmente a scopo ludico, generosamente attrezzate con cavi, maniglie, staffe con l’unico scopo di vendere il brivido a buon mercato. Non poteva quindi sfuggirci la ferrata Walserfall, realizzata pochi anni fa dal comune di Baceno (provincia di Verbania) sulla parete alla sinistra orografica della cascata di Agaro “fino a raggiungere Piodacalva, un pugno di baite e stalle poste su un ampia e panoramica balconata rocciosa”.

La Società Alpinisti Tridentini (SAT) sulle pagine dell’Adige in un articolo di Gigi Zoppello comunicava nel 2021 alcune linee guida e la decisione del Consiglio di non adoperarsi per progetti che riguardassero nuove vie attrezzate in quanto ciò si discosta dall’impegno di SAT per la tutela ambientale.

SAT, con il CAI Alto Adige e Alpenverein Südtirol, ha deciso quindi di non adoperarsi per progetti che riguardino nuove vie attrezzate in quanto ciò si discosta dall’impegno di SAT per la tutela ambientale. Per quanto riguarda la manutenzione delle vie ferrate già esistenti, SAT ritiene che, solo dopo un’ attenta valutazione caso per caso e tenendo in considerazione le varie specificità, si possa decidere di intervenire su una ferrata, ma solo attraverso interventi di ristrutturazione poco invasivi rispetto all’originale percorso.


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