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Inaugurata in Germania la prima linea ferroviaria a idrogeno al mondo

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Mercoledì 24 agosto la Germania ha inaugurato la prima linea ferroviaria al mondo completamente alimentata a idrogeno, un importante passo avanti nella decarbonizzazione delle ferrovie. Il gruppo francese Alstom, che ha fornito  quattordici treni alla Germania, ha anche firmato quattro contratti per diverse decine di treni in Germania, Francia e Italia. Ne parla L’Obs in questo articolo.

La flotta di quattordici treni, fornita dal gruppo francese Alstom alla regione della Bassa Sassonia (Nord), ora corre sui cento chilometri della linea che collega le città di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, non lontano da Amburgo.

I treni a idrogeno sono particolarmente rilevanti per le piccole linee regionali, dove il costo di una transizione all’elettrico è troppo significativo rispetto alla redditività del collegamento. Mescolano l’idrogeno a bordo con l’ossigeno presente nell’aria, grazie a una cella a combustibile installata nel tetto. Questo produce l’elettricità necessaria per la trazione del treno. Attualmente, circa un treno regionale su due in Europa funziona a diesel.

Le ferrovie non sono l’unico settore interessato all’idrogeno. L’intero settore dei trasporti, stradale o aereo, ma anche l’industria pesante, compresi acciaio e prodotti chimici, confidano in questa tecnologia per ridurre le emissioni di CO2.

Anche se la Germania ha annunciato nel 2020 un ambizioso piano da sette miliardi di euro per diventare leader nelle tecnologie dell’idrogeno in un decennio, le infrastrutture sono ancora carenti nel paese – come in tutta Europa – sia per la produzione che per i trasporti, e richiede investimenti colossali.

“Per questo motivo, non vediamo una sostituzione al 100% dei treni diesel con l’idrogeno”, secondo Alexandre Charpentier. Inoltre, l’idrogeno non è necessariamente decarbonizzato: solo l’“idrogeno verde”, realizzato utilizzando energie rinnovabili, è considerato sostenibile dagli esperti.

Secondo gli esperti l’idrogeno è attualmente “derivato per il 95% dalla trasformazione dei combustibili fossili, quasi la metà dei quali proviene dal gas naturale”.

Tuttavia, l’Europa sta già affrontando tensioni sulla sua fornitura di gas naturale russo, sullo sfondo di uno stallo con Mosca dovuto alla guerra in Ucraina. “Le decisioni politiche dovranno dare la priorità a quale settore la produzione di idrogeno andrà o non andrà”, afferma Alexandre Charpentier. La Germania dovrà anche acquistare la risorsa all’estero per soddisfare le sue esigenze. Berlino ha firmato un accordo con Toronto per importare massicciamente idrogeno rinnovabile prodotto in Canada già nel 2025.

Qui un articolo de Il Corriere.

Anche l’Italia avrà il suo treno a idrogeno, fornito proprio da Alstom. Nello stabilimento di Savigliano, in provincia di Cuneo, l’azienda sta lavorando alla realizzazione del modello Coradia Stream che debutterà alla fine del 2023 in Valcamonica. Il contratto è stato siglato nel 2020 e prevede sei convogli, con la possibilità di produrne altri otto, a celle alimentate con combustibile a idrogeno che saranno consegnate a Ferrovie Nord Milano per un importo di circa 160 milioni di euro e ne sostituiranno altrettanti a diesel. La linea su cui saranno impiegati è quella non elettrificata che parte da Brescia e arriva a Edolo passando per Iseo.


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