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La ricorrente truffa del Quadro Tracker

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Su suggerimento di @Corrado

Per due anni il governo iracheno ha usato un sensore costruito da una coppia di inglesi con pezzi di plastica ordinati in Cina. Una bufala scoperta nel 2014. Ora, dopo l’attentato a Karrada, il premier al Abadi ha ammesso il fallimento dei piani di sicurezza. “Rivedremo gli strumenti di controllo in dotazione alle pattuglie”. Una truffa da 85 milioni di dollari costata la vita a mille persone.

La Repubblica, Luglio 2016

Leggendo questa notizia potreste provare una sensazione di déjà-vu: la truffa subita dal governo iracheno non è infatti cosa nuova. In questo caso lo strumento era stato commercializzato come ADE 651, mentre in passato fu venduto ad istituzioni e forze di sicurezza in giro per il mondo con nomi quali Alpha 6 o GT200. Ma la genesi di questa storia risale al 1993, quando un oggetto capace di identificare e rintracciare qualsiasi cosa, da una pallina da golf alla droga, da una persona scomparsa alle armi, fu messo in commercio negli Stati Uniti da Wade L. Quattlebaum con il nome di Quadro Tracker. Riproponiamo oggi un articolo satirico datato (anche se non quanto il Quadro Tracker) dal sito Proeliator che ne racconta la storia, fornendo diversi link sui luoghi in cui dispositivi analoghi siano stati utilizzati nel corso degli ultimi 20 anni.

 

Immagine da Wikimedia Commons.


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