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Count Rumford and the invention of the modern kitchen

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La “scienza in cucina” non è un concetto nuovo: fra le persone che hanno influenzato il modo in cui mangiamo sulla base di criteri scientifici ci fu, nel tardo Settecento, Benjamin Thompson, conte di Rumford.

Nato nel Massachussets coloniale, e costretto a scappare durante la Rivoluzione Americana a causa della sua fedeltà alla corona britannica, Thompson ebbe un’eclettica carriera di scienziato, militare e uomo di stato. Nelle ultime cinque pagine di questo capitolo di un libro di chimica se ne può leggere un riassunto, opportunamente intitolato “Count Rumford versus the World” (non era una persona propriamente affabile).  A partire dal 1785 visse alla corte di Baviera, dove acquisì il titolo di conte di Rumford: in quel periodo, fra le tante altre cose che fece (come dimostrare che il calore è una forma di energia come il moto, o creare il celebre “Giardino Inglese” di Monaco), si occupò di riformare l’esercito bavarese e di costruire reclusori per poveri. Come racconta lo Smithsonian Magazine, Thompson inventò un nuovo tipo di zuppa, a base di orzo e piselli, allo scopo di fornire un cibo sostanzioso ed economico alle persone che vivevano in questi istituti. Un blogger contemporaneo l’ha assaggiata e analizzata: riempie lo stomaco ed è abbastanza gustosa e nutriente (per quanto, ovviamente, mangiarla tutti i giorni in un istituto in cui si è rinchiusi e costretti a lavorare non induca ad apprezzarne il sapore…).

Un’altra sua innovazione del periodo è un tipo di cucina che permetteva di concentrare il calore sotto la pentola, risparmiando combustibile e garantendo una cottura omogenea. Inventò anche un nuovo tipo di camino, che diffondeva meglio il calore all’interno della stanza, e convogliava il fumo all’esterno. In generale Rumford, da buon studioso della termodinamica, cercava sempre di minimizzare il consumo di energia nella cucina, come racconta Dario Bressanini. E da questo punto di vista il suo approccio, illustrato dalle sue stesse parole, può risultare ancora attuale:

Sebbene i processi del cucinare sembrino così semplici e facili da comprendere, tanto che ogni tentativo di spiegarli e illustrarli potrebbero essere considerati forse non solo superflui ma anche frivoli, tuttavia quando esaminiamo la faccenda in modo attento troveremo che la loro indagine è di seria importanza.

[…]

Desidero ispirare i cuochi con un’idea giustificata dell’importanza della loro arte e dell’intima connessione esistente tra i vari processi che usano tutti i giorni e molte delle più belle scoperte che sono state fatte dagli scienziati nel nostro tempo.


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