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Il film italiano più conosciuto al mondo

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A cura di @cocomeraio.

Si tratta di Ladri di biciclette diretto da Vittorio De Sica,  di cui Piero Triellini sul Post racconta la difficile genesi

eccomi di nuovo, per il settimo decennale (in occasione del quale il 16 maggio 2018 in Salle Buñuel è stato presentato al Festival di Cannes, nella sezione Cannes Classics), al cospetto di un film per nulla invecchiato (nonostante sia) su un mondo del quale non è rimasto più nulla.

Secondo Triellini è un mondo ormai scomparso e non solo perché non ci sono più i bordelli, la celere o la cellula.

C’erano una solidarietà e un’amicizia che ora non esistono più – confermò [ Suso Cecchi d’Amico nds]– La nostra vita era diversa, si svolgeva tutta nei caffè, le nostre riunioni erano attorno ai tavolini, magari a fianco a te c’era la riunione per un altro film e ci si scambiavano idee. Era tutta una vita in comune». Una vita che ora, come la bici di Antonio Ricci – è scomparsa nel nulla.

Immagine da Wikimedia.


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