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Il ritorno dell’antisemitismo in Europa [EN]

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A cura di @All Goodly Sports (modificato).

La CCN dedica una lunga serie di articoli sul ritorno dell’anti-semitismo in Europa. In alcuni Paesi come in Francia l’antisemitismo sarebbe un fenomeno legato al radicalismo islamico ed ha portato recentemente a diversi episodi violenti. In altri come la Germania la minaccia sarebbe duplice: all’astio di parte della popolazione musulmana si aggiungerebbe la retorica di partiti populisti di Estrema Destra come AfD, che secondo Alexander Rasumny, direttore dell’Istituto di ricerca ed informazione sull’anti-semitismo con sede a Berlino ha reso socialmente accettabile esprimere idee palesemente antisemite, una situazione simile a quella descritta in Austria su Reuters da Oskar Deutsch. Come riporta siempre la CNN, AfD ha anche cercato di ridurre i fondi per i memoriali della Seconda Guerra Mondiale. Il tentativo di rimozione della memoria storica dell’Olocausto ha trovato fautori in politici Björn HöckeAlexander Gauland (pure criticati da parte del partito). Sull’argomento del ruolo dell’estrema destra nella recrudescenza dell’antisemitismo in Germania è possibile consultare questa intervista in inglese su Der Spiegel a Charlotte Knobloch, sopravvissuta alle persecuzioni naziste e che ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Centrale Ebraico tedesco).

Per combattere l’antisemitismo il Governo tedesco ha nominato (col voto favorevole di quasi tutta l’opposizione, compresa AfD) un commissario ad hoc,  Felix Klein. È possibile leggere una sua intervista sul Washington Post. Times of Israel analizza la situazione della Svezia, dove sia il radicalismo islamico sia l’Estrema Destra sarebbero oggi particolarmente aggressivi. A ciò si aggiunge un secolarismo che rende difficile vivere secondo le tradizioni. In Danimarca si sta considerando la possibilità di bandire la circoncisione, con danno anche per la comunità ebraica.

La paura di una recrudescenza di antisemitismo è viva anche in Polonia, come riporta un articolo di Bloomberg. In un articolo per il Guardian, il giornalista polacco Przemysław Wielgosz spiega come il governo del suo paese stia anche cercando di cancellare la memoria delle responsabilità nazionali nella storia dell’antisemitismo fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Infine,  rileva la presenza di retorica antisemita anche in un partito di sinistra come il Labour britannico sotto la copertura di posizioni formalmente anti-sioniste.

Secondo un sondaggio condotto dalla CNN in diversi paesi europei, sia in Germania sia in Francia una larga parte dei giovani ha solo una vaga idea di cosa sia stato l’Olocausto o non ne ha mai sentito parlare, mentre il 25% degli ungheresi, ed il 20% degli inglesi e dei polacchi ritiene che più del 20% della popolazione mondiale sia composta da ebrei. Come conseguenza del cambiamento in atto in Europa, molti ebrei hanno deciso o stanno valutando la possibilità di abbandonare il loro Paese per trasferirsi in Israele.

Immagine da pixabay.


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