un sito di notizie, fatto dai commentatori

La storia di Lise Meitner, la scienziata ebrea che sfuggì alle persecuzioni naziste

0 commenti

A cura di @NedCuttle21(Ulm).

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’emanazione delle leggi razziali da parte di Mussolini, Left ripropone un articolo del luglio scorso sulla scienziata austriaca di origini ebraiche Lise Meitner, la quale, nel 1938, per sfuggire alle persecuzioni naziste, fu costretta ad affrontare un vero e proprio calvario burocratico che si concluse, grazie alla solidarietà, non senza rischi, di diversi colleghi, con l’approdo in Svezia. Alla Meitner si deve la spiegazione teorica della prima fissione nucleare.

È solo il 9 maggio 1938 che Lise Meitner si rende conto che, anche per lei, tutto è cambiato. Definitivamente. Meno di due mesi prima, il 12 marzo 1938, c’è stata l’Anschluss: la sua Austria è stata annessa da Adolf Hitler. E lei è diventata a tutti gli effetti cittadina tedesca. E, quindi, senza più diritti. Perché lei, anche se di religione cristiana protestante, è ebrea.

Lise è una signora di 60 anni che vive e lavora a Berlino. E da quando Marie Curie è morta, quattro anni prima, è la donna che meglio conosce, in tutto il mondo, la fisica nucleare. Sta appena approntando un esperimento decisivo per capire davvero cosa succede nel nucleo di uranio quando lo bombardi con neutroni lenti.

Immagine da wikimedia.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.