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Moda & sport (termina il 7 aprile)

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Le connessioni tra moda e sport prendono forma al Musée des Arts Décoratifs di Parigi;  ce le racconta Il giornale dell’arte:

In attesa delle Olimpiadi 2024, il Musée des Arts Décoratifs presenta dal 20 settembre al 7 aprile 2024 la mostra «Moda e sport. Da un podio all’altro»: la storia della moda sportiva, dall’antichità ad oggi, passando per il Medioevo, la corte di Versailles e gli anni tra le due guerre mondiali, quando Jean Patou, Jeanne Lanvin, Gabrielle Chanel ed Elsa Schiaparelli diventano i pionieri dello sportswear.

Il sito del museo parigino presenta l’esposizione:

450 capi di abbigliamento e oggetti di scena, fotografie, schizzi, riviste, manifesti, dipinti, sculture, video in evidenza. L’evoluzione dello sportswear e la sua influenza sulla moda contemporanea. Jean Patou, Jeanne Lanvin, Gabrielle Chanel, Elsa Schiaparelli fanno parte di pionieri che si sono interessati all’universo sportivo con le loro creazioni. La mostra spiega come l’abbigliamento sportivo sia uscito dal suo ruolo specifico per entrare nella vita quotidiana.

A prima vista, moda e sport sembrano appartenere a due sfere lontane tra loro: da un lato, l’eleganza, dall’altro, le prestazioni. Gli storici collocano la nascita dello sport in senso moderno all’inizio del XIX secolo, nel momento in cui iniziarono le codifiche delle discipline. Alcuni sport erano riservati alle élite, che ostentavano raffinatezza, senza preoccuparsi di vincere. Questa mentalità spiega la scelta dei capi delicati, ma inappropriati per l’attività sportiva. È solo con l’idea di competizione e il miglioramento delle prestazioni che l’abbigliamento venne progettato specificamente per lo sport. Occorre attendere fino al 1920 perché il mercato dell’abbigliamento viva una vera e propria espansione.

Un interessante dossier fotografico documenta il lavoro di restauro dei pezzi esposti, in un dietro le quinte che testimonia il lavoro di recupero coordinato da Emmanuelle Garcin e portato avanti da 6 reaturatori: Cécile Argenton, Chloé Barle, Violaine Blaise, Bathilde Grenier, Naomi Kuperholc, Alice Vrinat.

Il sito del museo propone anche una galleria delle collezioni che naturalmente non riguardano solo lo sport: una ricca raccolta di immagini, dalla pubblicità al graphic design, moda e tessile, arti decorative e collezioni antiche e rare.


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