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Victoria Falls, un gioiello di basalto [EN]

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A cura di @conchita.

Le Cascate Vittoria si trovano lungo il corso del fiume Zambesi, il quarto fiume d’Africa per lunghezza che segna il confine tra Zimbabwe e Zambia, e sono tra le cascate più spettacolari esistenti oltre che patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO; esse formano la più ampia cortina d’acqua al mondo quando il fiume è alla massima portata (il livello del fiume e la conseguente maestosità delle cascate variano molto in funzione della stagione).

Il nome “Vittoria” fu dato loro da David Livingstone, l’esploratore scozzese che fu il primo occidentale a scoprirle nel 1855, in onore della Regina d’Inghilterra. In realtà il loro nome locale è “Mosi-oa-Tunya”, il fumo che tuona.

La loro bellezza sta nella singolare orografia del terreno che le ospita: un placido fiume dove nuotano coccodrilli e ippopotami improvvisamente precipita all’interno di una grande frattura del terreno lunga 1700 metri e di altezza variabile da 80 a 108 metri. La cascata è visibile in tutta la sua ampiezza dalla sponda opposta che è prevalentemente in territorio dello Zimbabwe, diviso dallo Zambia dalla profonda gola in cui il fiume s’incanala.

La caduta attuale è la manifestazione più recente di almeno sette cascate estinte che erano di grandezza paragonabile a quella odierna.

La roccia prevalente nella zona di Victoria Falls è il basalto, una roccia vulcanica scura formata circa 180 milioni di anni fa nel corso di un periodo di milioni di anni di dolci eruzioni vulcaniche, con ogni strato successivo di lava che copriva lo strato solidificato sottostante. Lo strato basaltico nell’area ha circa 300 m di spessore e forma un’isola geologica nella pianura sabbiosa circostante. Quando la lava ha iniziato a raffreddarsi diverse grandi crepe si sono create all’interno del basalto, formate per lo più in direzione est-ovest e progressivamente riempite da sedimenti soffici di arenaria. I movimenti tettonici successivi, che portarono alla disgregazione del Gondwana, hanno poi creato un sollevamento in quella che oggi è l’Africa centrale del Sud, alterando pesantemente i vecchi sistemi fluviali e creandone di nuovi, portando così l’acqua in quest’area dove prima non era presente.

Dopo la cascata il fiume, che prima scorreva quieto e con una pendenza molto bassa, prosegue turbolento e ripido; incanalato all’interno delle strette fenditure basaltiche, conosciute come Batoka Gorge, segue un corso a zig-zag per una decina di chilometri, fino alla confluenza con il fiume Songwe.

Qui un’interessante relazione geologica sull’area delle Victoria Falls presentata al Geological Society of Zimbabwe Annual Summer Symposium del 2013.

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Immagini di @concita.

 


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