Lo Jugendamt è un’istituzione tedesca il cui compito è fornire pareri ai tribunali sulle decisioni da prendere in relazioni ai minori. Poiché sembrerebbe però che tale istituto abbia atteggiamenti discriminatori nei confronti dei genitori non tedeschi il Parlamento Europeo si è espresso con una sua risoluzione.
La Risoluzione, che è stata approvata dal Parlamento Europeo giovedì 29 novembre, condanna la prassi interpretativa e la conseguente discriminazione dei genitori non tedeschi, invita a considerare l’interesse del minore in una prospettiva olistica e non sulla sola base del luogo di residenza, lamenta la mancanza di dati statistici forniti dallo Jugendamt e, tra le righe, afferma di ritenere insufficienti le risposte del governo tedesco sul caso.
Gli eurodeputati tedeschi dei due maggiori gruppi politici, i popolari del PPE e i socialisti di S&D, hanno votato contro la risoluzione, giudicandola un’ingerenza del Parlamento Europeo nel diritto di famiglia tedesco. In effetti, Bruxelles non ha particolari competenze nel diritto di famiglia degli Stati membri, ma trattandosi di una risoluzione la critica rischia di non cogliere nel segno e apparire strumentale. Chiaramente, sul voto ha influito anche la volontà dei tedeschi di difendere l’immagine nazionale, e forse nell’SPD ha pesato anche il fatto che a capo del Ministero per la Famiglia, cui lo Jugendamt fa capo, ci sia Franziska Giffey, socialdemocratica.
Immagine: Federführende Stelle
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