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Florence Price, una donna e la musica

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Cesare Galla su Doppiozero ripercorre la vita ed il percorso artistico della compositrice afroamericana Florence Price morta cinquant’anni fa che nel 1933 fu

“la prima compositrice nera ad essere eseguita da una “major orchestra”, come gli americani chiamano le formazioni strumentali principali del loro Paese”

“Una donna determinata e dalla forte impronta creativa, che durante la sua vita riuscì solo in rare occasioni a sfondare il “soffitto di cristallo” che incombeva anche sulla sua arte, ma che oggi sta iniziando a raccogliere il successo che non le arrise se non in minima parte ai suoi tempi”

Durante la sua vita Price, pur avendo raggiunto una certa popolarità negli anni trenta e quaranta ha spesso incontrato difficoltà a pubblicare e far eseguire i suoi lavori ed è poi caduta nell’oblio fino alla recente riscoperta dovuta grazie al casuale ritrovamento di suoi spartiti in un vecchio edificio in ristrutturazione.

La produzione musicale di Price è fortemente influenzata dalle sue radici afroamericane che

“la pone al centro non solo della musica classica africana-americana, ma in generale della musica americana del XX secolo, sul versante di chi cercava una dimensione originale non tanto nel modernismo, ma nella riflessione sul rapporto fra la tradizione colta europea e il patrimonio popolare degli americani di origine africana. E che ne fa una protagonista di quella che è stata definita “Afro-Romantic Music”

La stessa Price del resto scrisse

«Avendo sangue africano-americano nelle vene ed essendo nata al Sud, credo di poter dire che capisco la Negro Music altrettanto bene, se non meglio di quella che ho studiato al Conservatorio del New England»

Grazie alla riscoperta della sua opera nella primavera del 2019 la Boston Symphony Orchestra ha eseguito per la prima volta, oltre 70 anni dopo la sua composizione, la Terza Sinfonia di Price.


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