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La conseguenza del referendum svizzero del 2014 sull’immigrazione

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Su suggerimento di @carlj91.

Come spiegato in maniera approfondita da Swissinfo e dall’economista Mario Seminerio il referendum svizzero del febbraio 2014 che stabiliva limiti per l’immigrazione europea e la preferenza per lavoratori svizzeri è stato praticamente depotenziato nelle sue intenzioni originarie.

Come dice Seminerio:

Viviamo in tempi decisamente interessanti e terribilmente interconnessi, se persino nella “magica” Svizzera si giunge a sconfessare un esito referendario su un quesito esistenziale come l’immigrazione. Qualcosa di cui il governo britannico dovrà tenere conto, quando metterà mano all’articolo 50, avvierà il processo di fuoriuscita dalla Ue e dovrà mettersi a negoziare con la Ue medesima su tutto ed il contrario di tutto. Intanto, prendiamo atto che la complessità del mondo e le sue interdipendenze stanno producendo ovunque una versione light della sovranità popolare. Il popolo è sovrano ma non troppo, per non farsi troppo male. A volte, e persino in un paese come la Svizzera, la democrazia diretta è un lusso che non ci si può permettere.

Proprio ieri è uscito un articolo del Post sul tema.

 

Immagine By Andrew Bossi, CC BY-SA 2.5, da Wikimedia Commons


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