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What’s Behind Europe’s Grandiose Rebuilding?[EN]

3 commenti

Su suggerimento di @NS3.

Cosa c’è dietro le grandiose ricostruzioni in Europa? Feargus O’Sullivan ha studiato alcuni esempi di come i governi stanno portando avanti recuperi di diversi grandi edifici del passato, come Mosca che vuole ricostruire la Cattedrale di Kazan demolita nel 1993 e la Cattedrale di Cristo Salvatore nel 2000, o Dresda che ha ricostruito la sua Frauenkirche, distrutta dai bombardamenti alleati nel 1945, o Vilnius che si è spinta alla ricostruzione del suo Palazzo della granduchi nel 2009, a 208 anni dalla sua scomparsa.
Ci sono diversi motivi che spingono alla ricostruzione:

The popularity of such retro building projects often has a simple root: people tend to like the aesthetics of grand, pre-20th-century buildings, especially when compared to the postwar modernist architecture that typically replaced them. The sight of Dresden’s Frauenkirche dome against the skyline is still one of heart-stopping beauty, even if a sceptic might damn it as part of a heritage Disneyland. Reconstructions can also restore lost coherence to urban spaces. [… ]

To suggest the forces behind the trend stop here, however, would be naive. These developments arrive just as much of Europe is swinging politically towards a conservatism powered by diffidence about the future, evidence of a continent in a state of anxiety. Historical reconstruction suggests societies looking backwards for reassurance to a time when – viewed in retrospect, at least – the ascendancy of the continent’s states seemed secure

Così come la Germania consolida la sua immagine rimandando alla Prussia, e la Turchia all’immagine Ottomana allo stesso modo, le ricostruzioni russe di grandi edifici di epoca zarista vogliono ricordare ai cittadini che la storia del loro paese, del potere imperiale zarista precede l’Unione Sovietica, ed è sopravvissuto alla sua scomparsa.

 

Immagine by Cepheiden (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons


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