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L’abito non fa il monaco

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Article of Interest presenta un podcast che si occupa degli abiti indossati dai sacerdoti cattolici durante la messa e le varie funzioni e ne discute significato e costo.

L’autore presenta il sito di Viktor Slabbinck, la cui azienda produce paramenti da oltre 100 anni, e quello di Holy Rood, un’altra azienda del settore di cui propone il catalogo.

Max Paradiso per la BBC invece qualche anno fa raccontava la sua visita alla fiera vicentina di articoli religiosi:

Ogni due anni, nella cittadina vicentina, i mercanti si riuniscono per la più grande fiera religiosa del mondo. Produttori di paramenti, scultori e venditori di rosari soddisfano una crescente domanda di articoli religiosi, dalle calamite da frigo di Papa Francesco alle candele devozionali, un business che genera miliardi solo in Italia.

Il reportage di Max Paradiso, ricco di immagini, ci porta a conoscere anche i visitatori di questa fiera:

Padre Pasquale ha viaggiato 13 ore di treno dalla sua parrocchia in Calabria per verificare le nuove tendenze in fatto di merci sacre. Con un piccolo blocco e una macchina fotografica, si aggira per i 15.000 metri quadrati della fiera, scattando foto furiosamente. Non ha molto tempo: deve prendere il treno per tornare a casa in poche ore per fare rapporto ai cappellani locali.
“Non mi perderei questa fiera per niente al mondo”, dice. “È un po’ una seccatura, questo è certo, dato che passo più tempo su un treno che altro, ma è importante per noi – umili sacerdoti del sud Italia – vedere come si sviluppa la chiesa cattolica, cosa c’è di nuovo in termini di tecnologia che renderebbe la nostra vita più facile e controllare cosa indossano i sacerdoti delle grandi città e come celebrano la liturgia”.

E c’è anche chi crea abiti ecclesiastici unici, spesso richiesti anche da famose case di moda, chi ha realizzato una mitria per papa Giovanni Paolo II ispirandosi a un taglio di Lucio Fontana, chi combina tessuti antichi con esigenze moderne, come tasche per cellulari nei saii e “disegna abiti per il clero che fungono da intermediari simbolici tra l’uomo e la divinità”.

Su Holyblog possiamo invece scoprire il significato dei colori nei paramenti liturgici:

I colori dei paramenti liturgici, quali il piviale, la casula, la dalmatica, la stola, rimandano al tempo liturgico o all’occasione festiva presente. I colori liturgici in uso sono stati codificati per volontà di Paolo VI nel Rito romano nel 1969 e sono quattro: bianco, verde, rosso e viola. A questi colori se ne aggiungono altri, come il rosa, l’azzurro, l’oro e il nero, utilizzati nei paramenti liturgici solo in alcune occasioni particolari o come alternativa ai colori canonici.

Infine il Museo Diocesano di Cosenza spiega la terminologia e la tipologia dei vari paramenti sacri: dalmatica, manipolo, pianeta, piviale, stola.


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