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Satnam Singh: questa gestione dei flussi migratori alimenta lo sfruttamento

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In un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, Alessandro Bechini, responsabile dei programmi in Italia di Oxfam, sostiene che dietro l’orribile morte di Satnam Singh ci sarebbero due cause: la disumanità dei suoi datori lavoro e l’anacronistica Bossi-Fini.

Satnam Singh non è morto. Satnam Singh è stato ucciso. Oltre che dai suoi datori di lavoro, anche da un sistema legislativo italiano sull’immigrazione che produce illegalità, che non riesce a garantire a coloro che arrivano sul nostro territorio per lavorare regole di ingresso legale e quei diritti minimi che dovrebbero essere scontati in un Paese la cui Carta costituzionale “[…] riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art.2).

 


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