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Bicchieri mortali: come non avvelenarsi con la vetreria d’epoca

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Ardienne Matei sul Guardian pubblica una guida dedicata agli amanti dei bicchieri vintage, per metterli in guardia dai possibili avvelenamenti da piombo e da altre sostanze nocive che solo dopo la metà degli anni settanta vennero per legge eliminate dai processi produttivi.

Before US regulatory measures introduced in the mid-1970s, manufacturers often added lead, and to a lesser extent, the carcinogens cadmium and arsenic, to ceramic glazes, painted barware and crystal glassware, to improve their appearance or durability. As a result, some vintage items contain toxic substances, making them a potential source of lead poisoning.

L’esposizione ripetuta al piombo e al cadmio può causarne l’accumulo di questi elementi nelle ossa e nei reni, causando problemi di salute: negli Stati Uniti, si stima che ogni anno 410.000 persone muoiano prematuramente per complicazioni associate all’avvelenamento da piombo. E’ quindi buona prassi considerare i bicchieri vintage come oggetti decorativi piuttosto che funzionali, se si sospetta possano contenere piombo. Tuttavia senza avere a disposizione un laboratorio di analisi è difficile verificare se un articolo contiene sostanze tossiche. Una buona pratica è quella di evitare gli articoli arancioni, gialli o rossi, poiché il cadmio viene spesso utilizzato per ottenere questi pigmenti.

This concern isn’t limited to very old items; cadmium has been found in products ranging from 1970s Garfield glasses to novelty McDonald’s cups from 2010. Not every object in these colors will contain cadmium, but if in doubt about a particular item, consider researching its origins or not using it – put it in a display cabinet or on a shelf instead, where it will pose less of a risk.

Tamara Rubin, esperta nella prevenzione degli avvelenamenti da piombo, consiglia di evitare vetreria vintage che presenti decorazioni esterne dipinte che sembrano tridimensionali, ruvide o leggermente rialzate rispetto al vetro. Molto probabilmente queste decorazioni erano ottenute utilizzando vernici al piombo e residui di queste vernici possono facilmente staccarsi ed essere ingerite. Così come conservare liquidi acidi, alcoolici o caldi dentro recipienti vintage (ad esempio whisky in un decanter di cristallo al piombo) potrebbe facilitare la solubilizzazione dei componenti tossici. Da evitare anche le tazzine smaltate vintage per la colazione mattutina.
La vetreria vintage prodotta tra il 1920 e il 1940 è più sicura invece se presenta una linea di stampa, lungo il manico o su un lato. Questa saldatura indica che l’articolo ha subito un processo di stampaggio che non prevedeva l’aggiunta di piombo. Inoltre la vetreria vintage non verniciata e a tinta unita ha una minore probabilità di contenere piombo rispetto ai recipienti dipinti o smaltati.

Per chi fosse interessato a prevenire l’avvelenamento da piombo e fosse al contempo in possesso di oggetti in peltro, ecco una guida della Pewter Society che descrive la transizione da leghe contenenti piombo a leghe contenenti antimonio attorno alla fine del 18esimo secolo.

 


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