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Gioventù stregata da Gerda

Gioventù stregata da Gerda

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Su Il Sole 24 Ore, un articolo a firma di Eliana Di Caro sul romanzo di Helena Janeczek “La ragazza con la Leica”, vincitore del Premio Strega 2018. Protagonista del libro è la fotografa antifascista tedesca Gerda Taro, morta a soli 26 anni, nel 1937, a Brunete (Spagna) a causa delle gravi ferite riportate in un incidente in cui rimasero coinvolti il mezzo che la trasportava e un carro armato repubblicano. La giovane fotografa, il cui vero nome era Gerda Pohorylle, si trovava in Spagna come inviata di guerra del quotidiano comunista «Ce soir» per realizzare uno dei suoi tanti coraggiosi reportage fotografici sulla tragedia della guerra civile.

Non è una biografia, non è una parabola femminista, non un atto d’amore per la fotografia né un affresco narrativo degli anni Trenta del secolo scorso: è un po’ di tutte queste cose assieme La ragazza con la Leica (Guanda), cui Helena Janeczek ha lavorato per sei anni. Si sente.
L’autrice ha raggiunto in trecentotrenta pagine, grazie alle sue ricerche, a una scrittura sapiente e a una partecipazione emotiva che si trasmette al lettore (la stessa che l’ha portata a creare un sito internet dedicato, dove alimenta la passione per Gerda Taro e il suo universo), un equilibrio raro.


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