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HIV, PrEP e sesso: la prima volta di Paolo

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A cura di @Baco.

Il 1° dicembre scorso è stata celebrata la trentesima Giornata Mondiale contro l’AIDS.
Secondo i dati diffusi dalla WHO oggi 36.9 milioni di persone risultano sieropositive, la maggior parte di esse vive in Africa dove si contano circa 25.7 milioni di casi.
La percentuale di popolazione che ha accesso alle terapie mediche contro l’HIV (Anti-Retroviral Therapy o ART) è in costante incremento dai primi anni del duemila ma, globalmente,circa il 49% dei pazienti HIV+ ha scarsa o nulla possibilità di curarsi.
Solo in Italia sono state riportate 3443 nuove diagnosi di infezione da HIV nel 2017, pari a 5,7 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Più della metà delle persone con una nuova diagnosi di HIV è stata diagnosticata in fase avanzata di malattia. (dati: EpiCentro-ISS)

Passate le campagne informative (spesso terrorizzanti) anni ’80-’90, oggi di HIV/AIDS si parla poco in Italia.
Cosa significa, per un Millennial, vivere con l’HIV nel 2018 in Italia?
A che punto siamo con le campagne informative e la consapevolezza della malattia nella popolazione più giovane che non ha vissuto lo scoppio dell’epidemia?
Che cos’è la PrEP (Pre-exposure Prophylaxis) e perché in Italia se ne parla così poco?
La giornalista di Vice Italia, Irene Graziosi ne discute con Paolo Gorgoni, ragazzo sieropositivo e attivista LGBT+ in questo video.

Immagine da flickr.


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