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#homeTohome: la danza durante la pandemia, nelle fotografie di Raoul Iacometti

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Raoul Iacometti, fotografo milanese che si è dedicato a reportage su vari temi socio-umanitari e che è specializzato in fotografia industriale e ritrattistica, ha esposto alla biennale di fotografia di Casale Monferrato MonFest una serie di scatti dedicati alla danza durante la pandemia. La mostra (ospitata principalmente al Castello) termina il 12 giugno e ha una sezione dedicata alle fotografie di Iacometti allestita all’interno del foyer del Teatro Comunale della Capitale del Monferrato.

MonFest, Foyer Teatro Municipale di Casale Monferrato (Fotografia Kenmare)

Un video su Monferrato Web TV racconta i contenuti di questo lavoro particolare, uno dei tanti modi di descrivere l’esperienza straniante del lockdown.

Tra i progetti più importanti di Iacometti ricordiamo tra gli altri Di terra e di fuoco (2006), reportage sulle miniere di Massa Marittima e un insieme di scatti sulla danza ambientata nel mondo di fiori e piante, che ha visto serre e vivai trasformarsi in palcoscenici.

La danza è uno dei temi che più lo appassiona e Iacometti è riuscito a coinvolgere — in un’insolita esibizione collettiva da casa — più di quaranta artisti, molti dei quali sono primi ballerini di grandi teatri e solisti che si esprimono abitualmente a Milano, Parigi, Genova e New York, Vicenza, Città del Messico, Palermo, Bucarest, Montecarlo, Napoli e San Pietroburgo.

Un suo progetto, intitolato #homeTohome, ha avuto come  protagonisti stelle della danza internazionale che si sono esibite su un palcoscenico molto particolare durante la chiusura per la pandemia: un teatro virtuale ha infatti accolto le performance di grandi artisti tra le mura domestiche di ciascuno di loro, in una condivisione di intenti e nel tentativo pieno di speranza di comunicare nonostante le difficoltà. Il lavoro di Iacometti è poi stato quello di reinventarsi un palcoscenico collettivo a casa sua. Ed è qui che emergono le sue doti compositive e di uso del colore e degli spazi, come si conviene a un fotografo specializzato anche in fotografia di interni.

#homeTohome Raoul Iacometti (Fotografia Kenmare)

Il sito con il portfolio del fotografo milanese: www.raouliacometti.it.

E infine una breve intervista all’artista su Bake:

C’è una frase del Maestro Tiziano Terzani che racchiude tutto e che condivido dalla prima all’ultima parola: «Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea. Bisogna capire cosa c’è dietro i fatti per poterli rappresentare. La fotografia – clic! – quella la sanno fare tutti».
Credo fermamente che in queste parole sia racchiusa la vera essenza di ciò che significa fare fotografia, vivere di fotografia, fatta di etica e rispetto e, non ultima, di progettualità. È vero, oggi è difficile viverci, mantenersi con questo lavoro, ma credo che cercando di mantenere alte le linee guida descritte prima si possa proseguire, tra mille contrasti e mille difficoltà, ma alla fine tutto ciò ripaga alla grande. Il resto è meglio lasciarlo a chi decide di improvvisarsi, sperando poi in qualche modo anche di riuscire a farla franca.

MonFest ospita anche gli scatti di  Gabriele Basilico, tra Casale  e Alessandria.


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