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I millennial sono ricchi quanto i loro genitori

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Tim Fernholz su Quartz fa una disamina della ricchezza della generazione millennial rispetto ai loro genitori.

In tempi di turbolenza economica, è facile concentrarsi sull’incertezza e preoccuparsi del futuro. Questo impulso, però, può mascherare il progresso: La disuguaglianza di reddito si è stabilizzata nell’ultimo decennio e, di recente, la crescita dei salari pagati alle fasce di reddito più basse ha superato quella delle fasce più alte.

E la ricchezza? È un po’ un’ovvietà che i millennial, la generazione di americani nati tra i primi anni ’80 e la fine degli anni ’90, se la passino peggio dei loro genitori. Una fonte non meno autorevole dell’Economist cita in un inciso che «hanno accumulato meno ricchezza di quanta ne avessero le generazioni precedenti alla stessa età».

C’è un problema, però: Non è del tutto vero.

Frenholz, riportando dei dati di una ricerca condotta da Jeremy Horpedahl, arriva a due conclusioni: che i millennial non se la passino poi così male rispetto alla generazione dei boomer e che sia difficile confrontare generazioni diverse per il cambiamento degli stili di vita (per esempio i millennial studiano di più, si allontanano dal nucleo famigliare più tardi).

Alcune “difficoltà” della nuova generazione altro non sarebbero che delle conseguenze dell’aumentata aspettativa di vita (una forza lavoro che va in pensione più tardi ritarda avanzamenti di carrierà, similmente rallenta i processi di eredità).


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