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Il legame di coppia dipende da fattori epigenetici

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su segnalazione di @Elena

Maggio è il mese dei matrimoni, le giornate sono miti e lunghe ed è l’ideale per i ricevimenti… dunque, parliamo di monogamia.

Questo articolo de Le Scienze ci racconta di uno studio compiuto sull’arvicola della prateria, una specie monogama, che spiega come si instauri il legame di coppia duraturo. Era già noto che sono i livelli cerebrali di ossitocina e vasopressina ad influenzare il comportamento monogamo, e questo studio ha scoperto che i livelli di questi ormoni sono regolati dallo “srotolamento” della cromatina che avviene quando le arvicole passano del tempo insieme al loro futuro partner. Questo evento epigenetico puo’ essere riprodotto somministrando agli animali la tricostatina A, un inibitore di un enzima che impedisce lo spacchettamento della cromatina.

Non è detto che la tricostatina A funzioni sugli uomini, quindi non provateci a casa.

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Che cos’è la cromatina? E cosa vuol dire che deve essere “spacchettata”? La cromatina è DNA condensato. Infatti la molecola di DNA è troppo lunga per stare agevolmente nel nucleo di una cellula tutta srotolata (immaginate il DNA come un lunghissimo filo. Per essere comodamente riposto deve essere avvolto su un rocchetto). Il DNA viene avvolto su proteine chiamate istoni, che lo impacchettano strettamente. Ovviamente, questo impacchettamento impedisce al DNA di essere “letto” dai meccanismi di trascrizione. Si parla in questo caso di cromatina chiusa, o eucromatina. Per riuscire ad attivare dei geni, e quindi a trascriverli, la cromatina deve essere “aperta” (si parla in questo caso di eterocromatina). In questo caso, il gene puo’ essere espresso. Buona parte della regolazione genica si basa sul legame di diverse proteine al DNA, che permettono la chiusura e apertura della cromatina.

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Immagine da flickr


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