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La polemica che si sta scatenando fra Report e ENI

La polemica che si sta scatenando fra Report e ENI

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Su suggerimento di @Jules

Antefatto: ieri va in onda una puntata di report, che si concentra sulla trattativa portata avanti da Eni in Nigeria e sul sospetto che questa sia stata falsata dal pagamento di un’ingente tangente:

 “Report ha cercato di ricostruire il percorso di quella che si sospetta essere una delle più grosse tangenti mai pagate al mondo. Parliamo di circa un miliardo di dollari che l’Eni avrebbe sborsato per l’acquisto della licenza per sondare i fondali marini del blocco petrolifero denominato Opl245 in Nigeria. Il sospetto che sia stata pagata una tangente emerge per puro caso durante un processo civile presso l’Alta Corte di giustizia inglese dove nel 2012 si celebra una disputa tra due società, la Malabu oil, dell’ex ministro del petrolio della Nigeria Dan Etete, e una società delle British Virgin Islands, la Energy Venture Partners, del mediatore nigeriano, Emeka Obi. E’ il mediatore Obi che chiede all’ex ministro Etete il riconoscimento ufficiale del suo ruolo nella compravendita della Opl245. A scoprire tutte le tre organizzazioni, le inglesi Global Witness e Corner House e l’italiana Re:common che denunciano tutto alla Procura di Milano che nel 2013 apre un’inchiesta sull’acquisto dell’Opl245. “

Report da poi la notizia che Eni si é rifiutata di rilasciare un’intervista, ma Marco Bardazzi (direttore della comunicazione di Eni) e lo stesso account ufficiale di Eni poi intervengono chiedendo da una parte un confronto in diretta e dall’altra rispondendo punto su punto a Report.

L’articolo del Post spiega punto per punto le questioni di cui si è occupata l’inchiesta di Report e le risposte di ENI. Ma l’aspetto forse piú interessante riguarda appunto come i due mezzi (la televisione e Twitter) abbiano in qualche modo dialogato, come viene riassunto in questo post apparso su medium.com. Qui l’intera storia, spiegata bene da WebNews.


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