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La lettera aperta a Piersilvio Berlusconi

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Su suggerimento di @cocomeraio

Nei giorni scorsi un insider di Mediaset ha scritto, dal sito ilbiscionetv.it, una accorata lettera aperta a Piersilvio Berlusconi per esortare il n°1 di Mediaset a prendere con maggior vigore le redini del comando dell’azienda. L’anonimo autore si è concentrato sia sul calo di audience per le reti generaliste con critiche puntuali alle strategie adottate

[…] non c’è futuro senza Canale5, Italia1 e Rete4. A fanculo i target, i compromessi con le star, i sotterfugi con i manager, le piccole emittenti che ci rubano l’1 o 2% di ascolti; andiamo oltre e almeno per le 3 reti pensiamo allo spettatore. Per i target e gli appassionati, ci sono le “piccole”. Qui c’è da incrementare gli ascolti e rendere di nuovo grande Mediaset, semplicemente perchè se lo merita. Anzi, ce lo meritiamo! Anche alla faccia di chi, in azienda, non ci vuole un gran bene.

sia sulla gestione dei processi aziendali, portando alla luce un apparente malcontento rispetto a dinamiche che sono probabilmente comuni a tanti luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, e che vengono spesso imputate anche alla concorrente RAI:

Vogliamo parlare dei tempi burocratici? Ma quanti tuoi numeri due ci sono? In quanti mani deve passare un programma? Quanti fannulloni ci sono? Quanta burocrazia troviamo prima di vedere qualcosa di concreto? Basta, non siamo un’azienda pubblica! Pochi intermediati, pochi esperti che vagliano la situazione (non 10 tavoli con 30 persone), ma soprattutto tu devi controllare. Hai i tuoi fedelissimi? Pier, tu sei l’azienda.

La lettera, “pubblicizzata” dallo stesso account twitter de ilbiscionetv.it, è stata ripresa da diversi siti e testate giornalistiche che hanno riportato le più varie ipotesi sull’autore o sugli autori della stessa. Da Il Fatto Quotidiano, che definisce il sito come “un qualcosa che sembrerebbe contare su una qualche benevolenza all’interno dell’azienda“, a Dagospia e Libero, che identificano invece gli autori della lettera (che pure è scritta in prima persona) con “un gruppo di dipendenti di età e mansioni differenti molto ben addentrati nei corridoi di Cologno Monzese“.

A seguito dell’eco che ha avuto questa anonima iniziativa, l’autore della missiva ha infine pubblicato un aggiornamento per specificare che il suo, diversamente da quanto riportato da alcune testate, non è un blog anti-Mediaset.

Quel che resta della vicenda è uno spaccato dell’azienda di Cologno Monzese e dei suoi difetti, visti dall’interno.

 

Immagine di Marco Papale via Flickr, CC BY 2.0


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