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Ricognizione in Umbria e Marche a 8 anni dal terremoto

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Su Il Giornale dell’Arte, Gianluca Delogu della Soprintendenza Umbra e Pierluigi Moriconi della Soprintendenza di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, riassumono le opere e i monumenti recuperati dopo il terremoto del 2016 e gli interventi in corso.
Molte opere d’arte danneggiate sono state restaurate e restituite alle comunità locali, come la scultura rinascimentale della Madonna bianca e “L’incoronazione della Vergine” di Jacopo Siculo. Diversi edifici storici, come la Chiesa di Sant’Antonio abate e l’Abbazia di Sant’Eutizio, sono in fase di restauro o ricostruzione, con progetti complessi che richiedono anni di lavoro.

Nel corso di questi anni sono state organizzate mostre per esporre le opere restaurate, come “Rinascimento marchigiano” e sono in corso progetti per riaprire musei danneggiati, come il Museo diocesano di Camerino.

Il processo di restauro è stato lungo e complesso, ma l’articolo racconta che questi lavori hanno portato grande emozione e gratitudine nelle comunità locali.

«Stiamo restaurando molto, possiamo “riveder le stelle”, conclude Moriconi. È importante vedere quanto si emozionano le persone quando riconsegniamo le opere alla comunità, qualcuno piange di felicità. Anche a fronte di critiche fuori luogo non ci siamo mai spezzati». Tutto sarebbe più facile se una Soprintendenza così vasta, in un territorio montuoso, avesse un numero adeguato di funzionari.

Per approfondire il sito del Governo sul sisma del 2016, mentre il sito Ingenio riferisce più in generale del Rapporto sulla Ricostruzione:

…della vasta area di territorio interessata da quattro eventi sismici devastanti che hanno colpito il Centro Italia tra il 2016-2017. 8mila chilometri quadrati di territorio interessato, 138 comuni, 4 regioni: Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio. Nel cratere vivono circa 600mila e 320mila sono stati gli edifici lesionati.

Ne parla anche SkyTG24.

Da Wikipedia la sequenza sismica dei tragici avvenimenti del 2016-2017  in Centro Italia.

La sequenza sismica del Centro Italia del 2016-2017, definita dall’INGV sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso,[14] ha avuto inizio ad agosto 2016 con epicentri situati tra i Monti Sibillini, l’alta Valle del Tronto, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno.

La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016, alle ore 3:36 e ha avuto una magnitudo di 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).[15] Due potenti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di VissoUssita e Castelsantangelo sul Nera (la prima scossa alle 19:11 con magnitudo 5.4 e la seconda alle 21:18 con magnitudo 5.9).

Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo momento 6.5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia.[16] Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a 5.5,[17] ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di MonterealeCapitignano e Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41 000 sfollati, 388 feriti e 303 morti, dei quali 4 morirono per via indiretta (causa infarto per lo spavento).


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