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The war on wheels: la storia del keirin

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Justin McCurry, corrispondente da Tokyo del Guardian, parla del keirin, argomento del suo nuovo libro “War on wheels: Inside the Keirin and Japan’s Cycling Subculture”, a Deep Dive, il podcast del Japan Times. Il keirin, una specialità di ciclismo su pista e anche sport olimpico da Sidney 2000, è nato nel 1948 dall’idea di alcuni uomini d’affari giapponesi al ritorno dalla seconda guerra mondiale: lo scopo era quello di intrattenere la popolazione giapponese e far spendere loro una buona quantità di denaro, perchè il keirin e le scommesse sono profondamente legati sin dalla nascita di questo sport. Le scommesse finanziano sia lo sport stesso che varie opere pubbliche locali, e sono gestite direttamente dallo stato. Il keirin è uno dei quattro sport per cui le scommesse sono legali in Giappone.

Il keirin però ha perso popolarità negli ultimi anni, proprio per il suo legame con il mondo delle scommesse ed alcuni scandali nel suo passato. L’associazione del keirin in Giappone ha quindi tentato di migliorare la reputazione dello sport e ha anche riformato la loro scuola, che forma i futuri atleti di keirin. Questa scuola, che si trova a Shuzenji, è anche descritta in due articoli di BBC e  Wired:

Professional racers are licensed, and dedicate a year to rigorous training at a keirin school.

He describes life there as “Spartan.” Students wake at 6:30 am and consume an energy-packed breakfast of miso and fish that can top out to a whopping 1,300 calories. After breakfast, they immediately launch into rigorous training–running drills, hill climbing, lap training and race simulations.

Immagine da Flickr.


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