Su suggerimento e a cura di @Ebenezer Scrooge

L’osservatorio statistico dell’INPS ha diffuso i dati aggiornati relativi alle pensioni. Delle 18.136.850 erogate (con esclusione di quelle a carico delle gestioni dipendenti pubblici ed ex-Enpals) 14.299.048 sono di natura previdenziale, cioè derivano dal versamento di contributi previdenziali, mentre le altre 3.837.802, che comprendono invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali, sono di natura assistenziale. Nel 2015, la spesa complessiva per le pensioni è stata di 196,8 miliardi di euro, di cui 176,7 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali.

Dopo la diffusione dei dati sono usciti sui giornali molti commenti che puntano sopratutto al dato delle pensioni di invalidità e alla loro particolare distribuzione territoriale. Dalle tabelle INPS si legge che nel Sud e nelle Isole sono erogate quasi la metà delle pensioni di invalidità, contro il 30% del Nord e il 20% del Centro Italia.

Anche in termini di numeri assoluti il dato del Sud resta preoccupante con quasi 1,4 milioni di pensioni di invalidità, nettamente superiore al dato del Nord e del Centro. Al Nord sono erogate 37 pensioni di invalidità ogni mille residenti, al Centro 50, al Sud 64 ogni mille residenti. In Calabria quasi 1 su 10 residenti ha una qualche forma di pensione di invalidità o assegno di accompagnamento. Questo è possibile perché in alcune regioni del mezzogiorno l’invalidità non è certificata dalle commissioni apposte o dall’INPS, ma dai singoli medici locali.

Un altro dato che richiede attenzione è la spesa: mentre la spesa pensionistica previdenziale basata sui contributi sembra sotto controllo, quella assistenziale a carico della fiscalità generale cresce in continuazione passando da 100 a 110 Miliardi dal 2014 al 2015 anni. Nel solo 2015 sono state “accese” 1,1 milioni nuove pensioni, di cui la metà di natura assistenziale. Analizzando i dati INPS e la quota di invalidità, Sergio Rizzo sul Corriere parla esplicitamente di falsi invalidi e welfare usato a scopi clientelari:

In Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna ci sono 45 pensioni definite «assistenziali» per ogni mille abitanti. In Campania, invece, sono 84. In Puglia 85, in Sicilia 91, in Sardegna 92 e in Calabria addirittura 97.

Tre anni fa Amalia De Simone ha raccontato sul Corriere.it che fra i parenti stretti di 30 consiglieri di uno dei dieci municipi di Napoli si potevano contare 60 pensioni di invalidità. Per non parlare dell’epidemia di cecità che tradizionalmente colpisce la Sicilia: Regione che pur contando un dodicesimo circa della popolazione italiana ha un settimo di tutti i non vedenti italiani.

 

 

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