[Update: inseriamo un altro articolo sulla Xylella, che ci è inizialmente sfuggito]
Su suggerimento di @Mambombuti e @cocomeraio e @Ciacciu
“Il solo pensiero di quel che succederà non mi fa dormire la notte, rimarrà il deserto”: a parlare è un fitopatologo, uno dei tanti esperti con cui abbiamo avuto modo di discutere in queste settimane mentre cercavamo di districarci tra articoli scientifici e decreti, per andare a fondo del problema e provare a capire quali saranno le conseguenze delle azioni intraprese dalla Procura della Repubbliica di Lecce. Perché se è vero che la magistratura deve procedere con le indagini, è anche vero che il rischio di lasciarsi alle spalle un deserto è proprio lì dietro l’angolo.”
La decisione della procura di sequestrare gli olivi salentini colpiti da disseccamento, bloccandone l’abbattimento, lascia aperti molti interrogativi. Che possono trovare una risposta adeguata solo se la comunità scientifica – italiana e internazionale – potrà avere accesso alla perizia tecnica e alle piante infette, come chiede una lettera aperta al procuratore capo di Lecce.
Paolo Mieli, in un’editoriale del Corriere della Sera, afferma che l’Italia sta diventando un paese sempre più ostile alla scienza, proprio in base alla vicenda Xylella.
Dai commenti: @Beverly Tozier segnala un ulteriore articolo da Valigia Blu, “Emergenza Xylella in Puglia: tra scienza, indagini e complotti”
Immagine da Wikimedia Commons.
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