Su suggerimento di @Sguenz.
In occasione della pubblicazione della nuova edizione de “L’uomo e la morte” di Edgar Morin, Doppiozero pubblica una conversazione tra l’autore (filosofo – pensatore francese) ed il curatore Riccardo Mazzeo. I temi trattati sono tanti, dal rapporto dell’uomo con la morte alla transumanità e all’eutanasia.
“La morte non cambia, lo ripeto, ma cambiano le condizioni della morte. Una cosa molto importante di cui non parlavo nel mio libro è l’attenzione di tipo nuovo che abbiamo per le persone che sono condannate a morte negli ospedali. Oggigiorno l’umanitarismo si è arricchito di una nuova branca, quella dell’accompagnamento del morente. Questa coscienza è scaturita dalla solitudine di chi va a morire. In passato non si moriva da soli, si moriva attorniati da affetti, i vecchi morivano a casa loro e spesso in una casa che condividevano con i figli e i nipoti.”
Immagine by Trey Ratcliffe [CC BY-NC-SA 2.0] via Flickr.
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